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28 aprile – Convegno “Donne nella Chiesa prospettive in dialogo”

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24/04/2015

ROMA – La Pontificia Università Antonianum in collaborazione con l’Ambasciata del Cile presso la Santa Sede, hanno organizzato il Convegno: “Donne nella Chiesa prospettive in dialogo” presso l’Auditorium Antonianum (via Alessandro Manzoni, 1)… Casualmente, due donne hanno iniziato di recente un dialogo su “donne e Chiesa cattolica”. Una di loro è una giovane religiosa italiana, la prima donna Rettore della “Pontificia Università Antoniana”. L’altra è una vedova cilena con cinque figli e nove nipoti; la prima donna Rettore dell’Università Cattolica di Temuco, ex Ministro dell’Educazione, e attualmente la prima donna Ambasciatore del Cile presso la Santa Sede. Quello che è iniziato come una conversazione spontanea si è trasformato in una riflessione su numerose domande fondamentali: perché così poche donne raggiungono posti influenti nella società? E più specificamente, dentro la Chiesa cattolica? Quali ostacoli si trovano sulla strada delle donne che cercano ruoli di dirigenza dentro la Chiesa cattolica? Che cosa possono fare loro stesse e le istituzioni per facilitare e aumentare l’apporto e la partecipazione delle donne nella Chiesa? Esistono dei contributi unici, speciali, che possano portare le donne dentro la Chiesa? Possono le donne arricchire le istituzioni con le loro diverse prospettive e i loro punti di vista?

Casualmente, due donne hanno iniziato di recente un dialogo su “donne e Chiesa cattolica”. Una di loro è una giovane religiosa italiana, la prima donna Rettore della “Pontificia Università Antoniana”. L’altra è una vedova cilena con cinque figli e nove nipoti; la prima donna Rettore dell’Università Cattolica di Temuco, ex Ministro dell’Educazione, e attualmente la prima donna Ambasciatore del Cile presso la Santa Sede.
Quello che è iniziato come una conversazione spontanea si è trasformato in una riflessione su numerose domande fondamentali: perché così poche donne raggiungono posti influenti nella società? E più specificamente, dentro la Chiesa cattolica? Quali ostacoli si trovano sulla strada delle donne che cercano ruoli di dirigenza dentro la Chiesa cattolica? Che cosa possono fare loro stesse e le istituzioni per facilitare e aumentare l’apporto e la partecipazione delle donne nella Chiesa? Esistono dei contributi unici, speciali, che possano portare le donne dentro la Chiesa? Possono le donne arricchire le istituzioni con le loro diverse prospettive e i loro punti di vista?
Queste due donne non sono le uniche persone che si pongono domande come queste. Infatti, Papa Francesco ha generato una grande speranza nella chiesa attraverso il suo appello al dialogo, ad abbordare apertamente problemi e argomenti difficili che sono stati messi da parte per anni. Uno di questi argomenti è il ruolo della donna nella Chiesa. Papa Francesco non solo ha mostrato un forte interesse in questo, ma ha anche anticipato dei passi per inserire più donne negli alti livelli di leadership dentro la Chiesa.
Il Santo Padre, che ha fatto svariati appelli per avanzare verso una più profonda “teologia della donna”, ha anche dimostrato il suo impegno quando ha nominato più donne per la Commissione Teologica Internazionale. Dal momento nel quale prende il timone della Chiesa, Papa Francesco ha manifestato la sua preoccupazione permanente per “offrire spazi alla donna nella vita della Chiesa” e ha confessato “mi piace descrivere la dimensione femminile della Chiesa come seno accogliente che genera e rigenera la vita”. Nel suo discorso al Pontificio Consiglio per la Cultura, Papa Francesco sosteneva che una maggior partecipazione femminile nella Chiesa esigerà “molte donne implicate nella responsabilità pastorale, nel accompagnamento spirituale delle persone, famiglie e gruppi, così come nella riflessione teologica”. Pertanto, Francesco ci motiva col suo esempio, incorporando donne alla Commissione Teologica Internazionale, alle Commissioni che hanno investigato le finanze vaticane, tra le altre nomine che ha fatto.
Certamente il lavoro delle donne nella Chiesa è importante, ma esse potrebbero contribuire molto di più. Nonostante l’impegno attivo delle donne, esiste ancora undivario importante tra il vero valore di quello che le donne forniscono alla Chiesa, ed il loro acceso a posizioni di alto rilievo nei vertici.
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