Interculturalità e poveri

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I lavori sono continuati su tutt’altro fronte. Sr. Pat Murray IBVM ha proposto una comunicazione sulla leadership interculturale. La relatrice ha sottolineato che le comunità religiose devono essere in grado di esprimere la differenze culturali che esistono nelle nostre congregazioni, senza però sviluppare dinamiche di sottomissione di una cultura rispetto ad un’altra, invitandoci a lasciarci realmente arricchire dalle altre culture. Una leadership interculturale – ha sottolineato la relatrice – vive la ‘marginalita’ come essenza del suo servizio, marginalità che è la capacità di vivere ‘in mezzo’ alle vicende e ‘tra’ le persone.

Vi è stata poi la comunicazione di sr. Marian Ambrosio IDP presidente della Conferenza Nazionale del Brasile. Il suo intervento ha tracciato un quadro della realtà brasiliana evidenziano domande e cammini in corso. La vita consacrata viene da un passato molto fruttuoso, legato alla scelta preferenziale per i poveri, che ha spinto le suore ad uscire dalle case, verso le periferie sociali e politiche. Oggi la situazione è molto cambiata e vari servizi sono assicurati dallo Stato o dalla Chiesa locale. Ecco perché la vita consacrata sta imparando a lasciare il ‘protagonismo’, cercando di trovare una ‘nuova’ identità.
La giornata si è conclusa con la celebrazione eucaristica di p. José Rodriguez Carballo OFM Segretario della CIVCSVA, che ha invitato a continuare il cammino di comunione e condivisione che ha animato l’Assemblea e che caratterizza lo stile dell’UISG.

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