Assemblea dell’Unione Internazionale delle Superiore Generale a Roma

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ROMA -È iniziata nel’ultimo giorno, 02,  l’Assemblea Plenaria delle Superiore Generali: sono più di 800 provenienti da 76 diversi Paesi: un’incredibile varietà di carismi, culture, esperienze, ma un comune impegno nella sequela di Cristo attraverso il servizio concreto dell’umanità.

Nella tarda mattinata il primo incontro é riservato alle Superiore che partecipano per la prima volta. Un’occasione per presentare la realtà dell’UISG, la struttura generale e le costellazioni che si radicano sul territorio.

Nel primo pomeriggio l’apertura ufficiale dei lavori con il benvenuto di Sr. Mary Lou Wirtz, Presidente dell’UISG. Riprendendo il tema della precedente Assemblea del 2010 – «Conosco bene la fonte che zampilla e scorre, anche se è notte…», Sr. Mary Lou ha invitato le suore presenti a riflettere su come è possibile andare avanti con speranza, quando intorno vediamo la notte e sperimentiamo lo scoraggiamento.

“Il caos è potenzialmente un bene, è materiale grezzo dal quale nasce il cosmo”: ciascuna può cogliere i momenti di oscurità come un’opportunità, come un’occasione ‘preziosa’ per fare qualcosa di nuovo. Si tratta di allargare le prospettive della Leadership oltre la conformità, consapevoli che il potere è essere al servizio degli altri.

Il tema del pomeriggio – Le prospettive sull’autorità nella vita religiosa dopo il Concilio Vaticano II – è stato proposto da Sr. Mary John Mananzan. “Il Vaticano II ha cercato di incoraggiare una maggiore partecipazione dei membri della base. Questo ha richiesto un cambiamento nei leader religiosi, nella loro modo di intendere il loro ruolo e il loro stile di governo: da  uno stile monarchico, fortemente centralizzato, si è passati ad una struttura più circolare e ad una maggiore apertura all’ascolto dei membri della base della comunità.”

Riflettendo su questi aspetti Sr. Mary John ha presentato tre modelli: la leadership di servizio – basata sull’ascolto, l’empatia, l’impegno per la crescita delle persone e delle comunità; la leadership condivisa – basata sull’assunzione condivisa delle responsabilità; e la leadership come cura e compassione – che si realizza quando il potere viene espresso come forza positiva, attraverso l’affermazione e la correzione e si manifesta come cura.

Fonte: vidmusdominum

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